Caselle: nessuna offerta per l’edificio di via Cravero


È andata deserta l’asta per l’aggiudicazione della struttura comunale, che era stata inserita dal Ministero competente nell’elenco degli edifici idonei a diventare studentati.

di Giada Rapa

Com’è noto a luglio dello scorso anno, a seguito di un accesso agli atti da parte del consigliere di opposizione Endrio Milano di Progetto Caselle 2027, si apprendeva che il Ministero aveva inserito l’edificio comunale di via Cravero nell’elenco delle strutture idonee a diventare studentati, con la possibilità di realizzare 20 posti letto. Avendo però inserito l’immobile in oggetto nel piano delle alienazioni del patrimonio comunale, l’amministrazione non ha mai dimostrato interesse procedere direttamente alla realizzazione della residenza universitaria.

Tuttavia, l’asta per l’aggiudicazione della struttura è andata deserta e le discussioni si sono riaccese. “Considerato che è la seconda volta che il mercato non trova attraente l’edificio di via Cravero – si domanda Milano – non sarebbe il caso di verificare col Ministero la fattibilità della residenza universitaria? In generale riteniamo necessario, prima di rischiare di svendere il patrimonio comunale, di aprire un dibattito ampio e aperto sul futuro della nostra città, consentendo la partecipazione al maggior numero di persone per raccogliere idee e proposte. Rinnoveremo la richiesta in tal senso, in Consiglio Comunale, al Sindaco e alla sua maggioranza”.

Nessuna sorpresa per il consigliere di opposizione Andrea Fontana di Caselle Futura. “Ovvio che il prezzo stimato fosse troppo alto, per il mercato attuale, e troppo alti i costi di trasformazione (per altro non sicura) da uso ufficio ad abitativo. Oltre ad essere molto elevati i costi di realizzazione e di ristrutturazione. Per cui credo proprio che si attenda un abbassamento della base d’asta e l’avvento di un’impresa…. giusta”. Al momento, invece, rimangono in attesa di aggiornamenti da parte dell’amministrazione comunale i consiglieri di Caselle per Tutti, Paolo Gremo e Luca Baracco.


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